Dagli economisti ci aspettiamo buone previsioni, eppure non esistono economisti con track record consistentemente corretti.
La complessità è difficile da prevedere, ma non è impossibile da riprodurre. In altri termini, prevedere il futuro di un sistema complesso è difficile, ma studiarne il comportamento è possibile. Prevedere il futuro è difficile, perché le traiettorie compatibili con lo stato iniziale del sistema e le sue regole di evoluzione sono infinite. Tuttavia, comprendere quali traiettorie saranno plausibili al variare di alcune delle condizioni di base e al variare delle regole del sistema è possibile ed è quello che abbiamo cercato di fare in questo lavoro sull’economia della provincia di Alessandria.
Abbiamo realizzato non tanto delle previsioni ma degli scenari per l’economia di Alessandria traguardando un orizzonte di lungo periodo (trenta anni). Per rendere realistici gli scenari abbiamo utilizzato un metodo relativamente innovativo. Non ci siamo accontentati di un modello ad equazioni (come il moltiplicatore keynesiano e quello di Leontief). Abbiamo invece popolato un computer con degli agenti economici artificiali (imprese e consumatori) che, in numero paragonabile a quello realmente presente nell’economia di Alessandria (ma in scala 1 a 500), si regolassero nei loro comportamenti di consumo, acquisto, investimento, scelta di abitare, secondo le regole che sono normalmente scritte proprio dentro un moltiplicatore keynesiano e dentro una tavola input-output. Abbiamo stimato ovviamente i parametri come si deve, anche con una survey tra gli associati a Confindustria, così che i comportamenti degli agenti nel computer fossero il più possibile vicini a quelli delle imprese reali. Poi abbiamo simulato 30 anni di interazioni tra le persone e le imprese artificiali di Alessandria, grazie all’uso di una piattaforma per la modellizzazione ad agenti, Netlogo. Alla fine, siamo giunti a una traiettoria e a uno scenario di baseline per le variabili principali (il Pil, il reddito, l’occupazione, la popolazione, le imprese). La baseline non è una previsione, ma un futuro possibile, anzi probabile, che senza cambiare le regole e le condizioni di base ad Alessandria potrebbe davvero manifestarsi. Lo scenario di baseline è quello che sfida i decisori (locali e nazionali, privati e pubblici), perché, come faremo vedere, il sistema cambia in modo complesso (con dinamiche anche non lineari) i suoi esiti se vengono mossi alcuni dei suoi parametri. Cambiare le regole, i parametri, è proprio il compito dei decisori ai quali speriamo di avere fornito non già la sfera di cristallo, che nessuno possiede, ma uno strumento per prendere le decisioni calcolandone il rischio e il vantaggio potenziale.
- (dall'introduzione)