Vrooom!
Migliora il clima di fiducia. Aumentano le imprese che intendono assumere lavoratori. Le previsioni di produzione tornano a migliorare.
E sembra finalmente ridursi il divario competitivo tra le aziende esportatrici e quelle che non lo sono: è un elemento molto importante, che sarà ulteriormente rafforzato quando verranno superate anche le differenze (proprio relative alla propensione all’export delle imprese) che sono legate alle diverse dimensioni aziendali.
L’industria alessandrina crede nella ripresa, insomma. Questo ci dicono, in modo molto netto, i dati dell’indagine appena svolta.
La stessa cosa si può osservare a livello piemontese, pur con differenze anche significative: per esempio questa stessa indagine, nella sua elaborazione regionale, mette in evidenza come, “pur con andamenti paralleli, Alessandria sembra aver retto complessivamente meglio gli anni della crisi economica” rispetto alla provincia di Cuneo. Un’ulteriore conferma della solidità, frutto di grande capacità di innovare, e di diversificazione, che il nostro settore manifatturiero ha conservato anche negli anni bui, quegli anni bui che sembrano finalmente superati.